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about our city: foligno

Il Centro del Mondo

Foligno viene definita, per antica tradizione, (con una definizione amplificata da Eugenio Scalfari quando era direttore de La Repubblica, seppur male interpretava il senso storico della tradizione) il "centro del mondo" o, in fulginate, "lu centru de lu munnu". Foligno si trova infatti, secondo la tradizione, al centro della penisola italiana, a sua volta al centro dell'Europa e del Mediterraneo, che anticamente era considerato il centro del mondo. In particolare tale punto si identificava, nei decenni passati, con il birillo centrale del biliardo centrale dello storico "Caffè Sassovivo" in Corso Cavour ed è oggi segnalato solamente da un cristallo incastonato nel pavimento di una banca che si trova al posto dello scomparso caffè. Scalfari usò l'allocuzione in numerosi suoi articoli per diversi anni e divenne quasi un tormentone nel linguaggio politico di quegli anni.
Il consiglio comunale di Foligno, con propria delibera del 29 maggio 2008, ha stabilito che debba essere considerato "Centro del Mondo", il "Trivio", che è il punto più centrale del centro storico della città, all'incrocio tra gli antichi cardo e decumano dell'impianto urbanistico romano della città, oggi corso Cavour e via Mazzini.

Da Visitare

Il Duomo: edificato in diverse fasi a partire dal IX secolo, oggi presenta caratteristiche essenzialmente neoclassiche. All' interno sono custodite opere affrescate del Corraduccio e del Mannini. Particolari la facciata e il portale, entrambi ricchi di decorazioni.

Palazzo Trinci: costruito alla fine del Trecento dalla potente famiglia omonima, il complesso accoglie il museo della città. Espone un ciclo di affreschi dell'epoca di notevole interesse storico e presenta una suggestiva scala gotica. Da segnalare la sala delle arti liberali e dei pianeti, quella degli imperatori e dei giganti, e la cappella, interamente decorata con dipinti murali di Ottaviano Nelli. S. Giacomo: rappresenta una delle tre costruzioni sacre su cui si sviluppò il quartiere delle Poelle. Caratteristica la facciata a bande e il portale ogivale.

Oratorio della Nunziatella: costruito alla fine del Quattrocento, è in stile rinascimentale. Presenta un tabernacolo decorato da Lattanzio di Nicolò e conserva due opere del Perugino.

S. Maria Infraportas: edificata nell' XI secolo, custodisce numerosi affreschi ed opere del Mezzastris e di Gisberto. Notevole la cappella dell' Assunta.

Assolutamente da vedere, il capolavoro di De Dominicis, la Calamita Cosmica esposta presso la Chiesa dell'Annunziata di Foligno, opera incompiuta del Murena trasformata in contenitore d'arte.

Da Gustare

La cucina folignate è peculiare, anche se spesso trae ispirazione dalla tipica cucina umbra. Tra le preparazioni dolciarie di Foligno, merita attenzione la rocciata, vagamente simile ad uno strudel ripieno di mele, noci e cacao e che spesso viene decorato con alchermes. La "fregnaccia" invece, è un dolce tipico che ricorda una la classica frittella. Un'altra torta molto rinomata è la cosiddetta pizza di Pasqua, alla quale, nel periodo pasquale, spesso si accompagna l'affettato tipico umbro. Altro elemento tipico della cucina folignate è la "miaccia", una variante del sanguinaccio che si differenzia da questo per l'aggiunta di canditi e per essere imbevuta nel Sagrantino. Degna di nota la fojata che è la versione salata della rocciata con ripieno di foglie di cavolo. Tra i prodotti alimentari, molto nota è la patata rossa di Colfiorito. Foligno era nota anche per i suoi confetti, che erano molto richiesti anche dalle corti europee. Inoltre Foligno era nota per l'allevamento dei piccioni, che venivano allevati e mangiati anche nei tempi di carestia, per questo si trovano molte "torri piccionaie".

 

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