Omar Souleyman, l'artista siriano che ha portato il suono dello Shaabi di strada nell'ovest attraverso le sue famose apparizioni in festival come il Sonar di Barcellona e l'ATP di Minehead, nel Regno Unito, ha finalmente inciso un album. Dopo tre compilation e una release live, "Wenu Wenu" è il suo primo album ad essere stato registrato in uno studio e prodotto da Kieran Hebden (Four Tet).
Nato nel 1966, Souleyman, cresce a Ra's al'-Ayn, una città nella regione di Jazeera, a nord est della Siria. E' li che ascolta per la prima volta la musica folcloristica siriana, suonata da un liuto dal manico molto lungo chiamato bozouki e dal rebab, un violino da una sola corda. Ingaggia Rizan Sa'id da una band curda nel 1996. Insieme animano la musica acustica di Souleyman, suonandola più forte e veloce. Diventa sempre più di spicco nell'ambito dei matrimoni locali, arrivando, infine, a numerose pubblicazioni pirata e video su YouTube. L'audience internazionale di Souleyman continua ad espandersi, grazie agli apprezzatissimi remix dell'album "Biophilia" di Björk, influenzando sempre di più la musica del Medio Oriente. Spesso descritto come "techno siriana" e registrato soprattutto live in studio, "Wenu Wenu" distilla le coinvolgenti performance live di Omar e Rizan in un vulcano di passione ed eccitazione medio-orientale.
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